VIII legislatura – Tornata del 23 febbraio 1863
Di Cavour. La proposta emana dall'intera Commissione delle petizioni. In quanto al giorno, proporrei la sera di giovedì.
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Quanto al concetto di questa risoluzione, è inutile ch'io lo svolga. Credo che tutti sentiamo perfettamente quanta sia, e pei bilanci e per le leggi
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Quanto al vocabolo provvisoriamente, me ne sono servito per indicare che quest'approvazione debba essere soltanto provvisoria. Ho aggiunto: «tosto
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presidente. La parola spetta al deputato Ara.
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Crispi. L'onorevole Sella aveva dato al regolamento la colpa dell'assenza dei deputati dalla Camera. Io ho voluto rispondere che la colpa non è del
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presidente. La parola spetta al deputato Lanza per una mozione pregiudiziale.
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presidente. La parola spetta al deputato Bon-Compagni.
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Quanto al giorno in cui si dovrà tenere questa seduta straordinaria, io me ne rimetto interamente al giudizio dell'onorevole Presidente della Camera.
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presidente. Mi sono rivolto col guardo al deputato Lanza interrogandolo se io avea ben interpretato la sua opinione, ed egli col capo mi ha accennato
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Veramente mi fa meraviglia sentire l'onorevole Crispi così geloso della stretta osservanza dello Statuto in una proposta per la quale, al fin de
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presidente. Ma se deve continuare questa discussione, la parola spetta prima al deputato Bonghi, poi al deputato La Farina.
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presidente. La parola spetta al deputato Cairoli.
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presidente. Se continua la discussione, la parola spetta al deputato Bonghi.
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presidente. La parola spetta al deputato Maresca.
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presidente.La parola è al deputato Minervini, che l'ha chiesta prima d'ora.
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Maresca. Vorrei fare una domanda al signor ministro dei culti per avere una spiegazione.
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Minervini. Io aveva chiesto in altra tornata di muovere al signor ministro dei culti alcune domande;
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Il deputato Minervini aveva annunciato l'altro giorno che voleva muovere una sua interpellanza al ministro dei culti. Il ministro quel giorno non era
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presidente. Il deputato Minervini propone che si fissi un giorno per esporre la sua domanda al ministro dei culti.
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domanda al ministro.
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Nel Piemonte la Curia romana volle fare da concedente al principe, in altri Stati sta il principio inverso, cioè che la Curia romana fu invece
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Al capitolo 49 intitolato: Personale dell'amministrazione provinciale, la parola spettava al deputato Susani.
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presidente. La parola tocca allora al deputato Capone.
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Quindi, se non vi è opposizione, si intenderà fatta la riduzione di lire 6000 al capitolo 50 del detto bilancio.
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corre obbligo per avventura di presentarla al Senato.
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antiche provincie, debbesi affidare la corrispondenza, il segreto delle lettere nei comuni rurali al primo venuto. In questo sistema è fatta
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presidente. La parola spetta al deputato Colombani.
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Il ministro dei lavori pubblici aggiunse ancora che le lettere arrivate al comune non venivano distribuite a domicilio, ma che dovevansi ricercare
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presidente. La parola spetta al deputato Michelini.
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obbligati di servirsi di individui che talvolta non hanno l'attitudine e che pure hanno acquistati dei diritti in faccia al Governo al quale importano una
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questo modo al desiderio dell'onorevole Lazzaro.
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Sta in fatti che nelle diverse provincie d'Italia e massime nelle meridionali il numero dei porta-lettere non corrisponde al bisogno. Ma l'onorevole
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presidente. La parola spetta al deputato Lazzaro.
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al 3%, laddove, per l'articolo 70 della legge del 21 settembre 1862, è ridotta al 2 %. Io domando quindi la riduzione di un terzo della cifra accolta
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presidente. La parola spetta al ministro delle finanze.
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Minghetti ministro per le finanze. Io voglio solo dire alla Camera che per ciò fare è necessaria una legge la quale deroghi al disposto della legge
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Capone. Chiamo l'attenzione della Camera sul paragrafo quarto del capitolo 54, dove sta scritto: Spese straordinarie relative al trasporto delle
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Mandoj-Albanese. Sento il bisogno di rinnovare al signor ministro la preghiera che io gli feci altra volta riguardo alla corrispondenza tra Brindisi
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presidente. La proposta che intende fare il deputato Mandoj-Albanese troverà la sua sede al capitolo 62.
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Capone. Quanto poi al § 4° mi pare che la Commissione non abbia avuto presente ciò che è prescritto nell'articolo 216, del regolamento del 1861. In
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Mellana. Toccava alla Commissione dare alla Camera queste dilucidazioni, perchè la Commissione ha diritto di chiamare tutti i documenti al Ministero
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Da ciò credo apparisca che le osservazioni fatte dall'onorevole Capone in base al regolamento non sono applicabili al presente articolo.
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Al capitolo 182 dello stesso bilancio si legge: Compensi straordinari ad alcuni mastri di posta, lire 30,000.
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Al paragrafo 2 del capitolo 60 si legge: Sovvenzioni temporanee ai postiglioni delle stazioni soppresse nelle nuove provviste in seguito
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presidente. La parola spetta al deputato [Di] San Donato.
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presidente. La questione dei mastri di posta s'intenderà dunque riservata al capitolo 182.
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Dunque, come diceva, nel capitolo 61 si vede al paragrafo 1° Acquisto, mantenimento e riparazioni straordinarie ai legni dei corrieri, lire 61,360
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La parola spetta su questo capitolo al deputato Mandoj -Albanese.
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La parola è al deputato La Porta.
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presidente. Il deputato Capone propone al capitolo 63 sia fatta una riduzione di lire 25,000.
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